Ciò che succede ai grandi artisti, che per i motivi più svariati non calcando più i palcoscenici, è non venir mai dimenticati. Francesco Nuti, è uno di loro. L’artista fiorentino, conosciuto dal grande pubblico maggiormente per la sua comicità, è stato protagonista di: Tutta colpa del Paradiso, Io amo Andrea, Donne con le gonne, Stregati e moltissimi altri. Chi non lo sapesse è stato anche un cantante. Non ha certamente pubblicato decine di album o centinaia di canzoni ma sicuramente quelle da lui interpretate, hanno qualcosa di speciale.
Nel 1988 partecipò anche al Festival di San Remo, con una canzone a dir poco commovente “Sarà per te”, che solo l’anno dopo, fu reinterpretata egregiamente da Mina. Oppure come dimenticare “Giulia”, di una bellezza disarmante, che ancora oggi è capace di emozionare come poche. Francesco, che purtroppo, da troppi anni non può più esprimere il suo talento, a causa di un brutto incidente domestico, non era solo un comico in grado di far ridere, o appunto un cantante capace di emozionare ma, come raccontato da suo fratello Giovanni Nuti, musicista e autore di molte colonne sonore, era anche un poeta.
Infatti, di recente sono state scoperte “nei suoi quaderni e diari, una serie di poesie molto belle, un lato ‘nascosto’ che Francesco inseriva nei suoi film”. Giovanni, sempre al fianco di suo fratello, durante un’intervista ha dichiarato: “Francesco coniugava la sua comicità, sempre con un sentire poetico, faceva ridere ma c’era sempre un confine con la malinconia. È il destino del comico in fondo, lui forse ha patito una specie di discriminazione in questo senso: il comico viene visto come una persona non intellettualmente elevata, lui in realtà leggeva e scriveva molto. Dovremmo riscoprire anche questo lato. Spero possa uscire una pubblicazione con le sue composizioni, ci stiamo lavorando; anche se è un lavoro che dobbiamo ancora portare avanti, siamo a buon punto”.
31/01/2021
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