All’Expo Internazionale di Osaka, l’Italia si presenta al mondo con un padiglione che è sintesi perfetta di tradizione artistica, innovazione tecnologica e visione strategica. A guidare la delegazione culturale è Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera e responsabile nazionale Cultura di Fratelli d’Italia, che sottolinea come questa partecipazione rappresenti molto più di una semplice esposizione: è un atto di diplomazia culturale.
“Essere presenti qui – afferma Mollicone – con un padiglione che coniuga la grandezza della nostra arte con l’innovazione e l’immersività è strategico per presentare le nostre eccellenze e il Made in Italy in una vetrina globale”.
Cultura come motore della politica estera
Il padiglione italiano a Osaka non è solo una celebrazione del nostro passato artistico, ma un manifesto programmatico. Il governo, attraverso il Piano Mattei per la cultura e il Piano Olivetti, ha intrapreso un percorso che pone l’identità culturale italiana al centro della sua proiezione internazionale. Iniziative come queste parlano al mondo e riaffermano la specificità del nostro patrimonio, intessendo un dialogo tra memoria storica e futuro tecnologico.
Dalla tutela delle tradizioni alla valorizzazione dei territori
La visione espressa da Mollicone si muove su due binari paralleli: da un lato la valorizzazione delle nostre eccellenze – come moda, design, artigianato, enogastronomia – dall’altro l’inclusione dei territori più marginali. Obiettivo dichiarato è rendere irreversibile l’idea dell’Italia come “grande impresa culturale”, capace di generare benessere e identità, anche nelle periferie e nelle aree svantaggiate.
Verso un nuovo partenariato culturale
Non meno rilevante è l’attenzione al dialogo tra pubblico e privato. L’Italia, con i suoi oltre 4.400 luoghi del patrimonio culturale, ha bisogno di nuove forme di gestione e partecipazione. È in questa direzione che si muove la proposta di legge “Italia in Scena”, che punta a rafforzare il partenariato pubblico-privato per rilanciare borghi, aree interne e beni culturali trascurati. Una scommessa sul principio di sussidiarietà, per una cultura più diffusa e sostenibile.
Il cinema, laboratorio di politiche culturali
Altro tema caldo è quello del Tax Credit per il settore audiovisivo, da anni al centro di dibattiti e revisioni. Mollicone assicura che i correttivi sono “in dirittura d’arrivo”, e i numeri parlano di un settore vivo: oltre 475 domande presentate in pochi mesi, con investimenti per circa 1,2 miliardi di euro e un credito d’imposta richiesto di oltre 400 milioni.
Un’arte che guarda avanti
L’Italia a Osaka dimostra che cultura e innovazione non sono antagonisti, ma partner. L’immersività tecnologica del padiglione, l’approccio integrato alla valorizzazione territoriale e il dialogo costruttivo tra istituzioni e creativi sono i segni di un sistema che ha compreso l’urgenza di rinnovarsi. In un mondo che guarda sempre più all’identità come valore competitivo, l’Italia risponde con la sua arma più potente: la cultura.
15/04/2025
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