Il presepe monumentale di Castelli, la cittadina abruzzese rinomata per le sue ceramiche in tutto il mondo, è stato realizzato fra il ‘65 e il ‘75, dall’Istituto Statale d’Arte “F.A.Grue” di Castelli. In quel decennio, maestri e allievi, diedero vita ad un presepe unico nel suo genere. Ispirandosi al soffitto della chiesetta di campagna di San Donato, situata nei pressi di Castelli, definita la “Cappella Sistina della Maiolica”, realizzarono 54 statue, di dimensioni decisamente più grandi del normale, in argilla refrattaria.
Il progetto fu diretto da Serafino Mattucci con la collaborazione dei professori Gianfranco Tuccia e Roberto Benini, le statue furono progettate in un’ottica di modernità. Molti gli stili utilizzati per realizzare il presepe monumentale, potremo riconoscere i colori della tradizione: giallo, blu, arancio, manganese, verde, ma non potremo evitare di notare la presenza, oltre che dei tipici personaggi, anche di soggetti che sono certamente scollegati al tema della natività, come l’astronauta, scelto per rappresentare l’evoluzione.
Il presepe monumentale che in tutti questi anni è stato esposto e ammirato, oltre che in Italia, in diversi luoghi del mondo, come Gerusalemme e Tel Aviv, quest’anno sarà possibile contemplarlo, fino al 10 gennaio, in Piazza S. Pietro a Roma, di fianco al gigantesco abete che ogni anno viene addobbato nella piazza della Basilica.
11/12/2020
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