Dal 24 ottobre 2022 al 30 gennaio 2023 l'aula del Pantheon ospiterà l'installazione Star Sphere di Jens W. Beyrich.
Jens W. Beyrich nasce a Sorengo nel Canton Ticino; laureatosi in ingegneria numerica all’Università a Karlsruhe, prende successivamente il diploma MBA all’INSEAD a Fontainebleau. La passione per l’arte principia nel 2012, quando comincia a sviluppare e approfondire il concetto della “ipersimmetria”. Nel 2013 inaugura la prima mostra personale in Cork Street a Londra mentre la prima in assoluto in un museo di arte giunge nel 2016, al Kunstmuseum Liechtenstein.
Nel 2017 la personale al Chiostro del Bramante e Circolo del Ministero degli Esteri lo porta a Roma, mentre nel 2019 partecipa alla 58 Biennale di Venezia (Padiglione della Repubblica di San Marino).
Le opere di Jens W. Beyrich nascono da una raffinata passione per il collezionismo di arte e antichità che lo porta a sviluppare processi di ricerca artistica complessi, partendo da veri e propri sistemi di equazioni matematiche. Questo processo scientifico diviene per Beyrich una base universale che dalla scienza e dalla filosofia giunge all’astrazione artistica.
Strutture geometriche con elementi regolari, simmetrici, ripetitivi si differenziano soltanto per la distribuzione asimmetrica del colore. Semplici sistemi esagonali con tre colori abbinati ma non appaiati, con le quali Beyrich sviluppa elementi stellari distinguibili che si possono poi disporre su superfici rettangolari, anelli concentrici, sfere e poliedri, fino a raggiungere 10 alla 126 variazioni differenti.
I procedimenti combinati di stampa e l’impiego di tecniche di produzione ad alta precisione danno vita a grafiche e sculture dall’ambizione estetica e con straordinarie proprietà strutturali come la Star Sphere che Jens W. Beyrich ha concepito per il Pantheon. Un’opera che possiamo quindi senz’altro definire site specific.
Il Pantheon è la prima costruzione mai concepita come un volume esattamente sferico inscritto in un corpo cilindrico; nel contempo la Star Sphere rappresenta una complessa geometria che rinnova la purezza formale della sfera del tempio, sintetizzando nella sua integrità e raffinatezza il concetto dell’infinito perpetuarsi della bellezza nella serialità dei processi algebrici e matematici.
Scrive Beyrich: “esiste un messaggio filosofico nell’opera concepita: il Pantheon come tempio, luogo di culto, è manifestazione della massima capacità intellettuale in costruzione e perfezione di architettura come devozione e la Star Sphere si presenta come allegoria per lo spirito del tempo contemporaneo, presentando, con le sue stelle tutte diverse, la visione di integrazione degli individui in armonia perfetta intorno al mondo”. Il messaggio della Star Sphere diviene quindi universale in quanto, nella sua pura geometrica astrazione, richiama simbolicamente il bisogno di unità tra i popoli di tutto il mondo, come suggerito dal reiterarsi infinito delle forme pure cromaticamente combinate a definire la forma sferica finale.
Esiste inoltre un messaggio cosmico, continua l’artista: “l’architettura del Pantheon è precisamente orientata per includere fenomeni cosmici (luce solare tra la cupola e l’aula centrale). La Star Sphere ha innumerevoli possibilità di posizionamento delle sue 60 stelle che sono (assimilabili ad) atomi nell’universo”.
Anche da un punto di vista costruttivo l’artista parla di pura assonanza tra l’arditezza costruttiva del Pantheon e la Star Sphere che, da pochi anni, è possibile costruire in metallo anodizzato assemblato con viti e fissaggi a scomparsa nonostante i suoi circa 500 pezzi sferici da combinare, con un diametro totale di 2,60 metri a dispetto dei 44 metri della cupola del tempio.
L’opera concepita per il Pantheon, conclude Jens W. Beyrich, “promuove la continuità dell’avanguardia italiana nell’arte e nell’architettura: dall’antichità del monumento, passando per il rinascimento con Raffaello, Leonardo, Michelangelo, fino all’arte contemporanea di Brancusi, Balla, Fontana”.
21/10/2022
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