Mario Biondi non tradisce mai ! Il cantante italiano gioca a fare il Barry White in quello che è oramai il suo inossidabile marchio di fabbrica. Voce meravigliosamente suadente, musicalità anni 70 e frase ripetuto all'infinito, queste le combinazioni per un brano con un testo scritto dallo stesso Biondi e una melodia che strizza l'occhio oltremode ai meravigliosi anni della disco music. Insomma per dirla in parole povere, un brano che non si lascia applaudire ma non dispiace. Potrebbe fare di piu? Certamente si, per un artista dalla voce a dir poco fantastica, dotato di un timbro unico e riconoscibile dalla prima nota. Esiste però un altro lato della medaglia per un prodotto, che non vuole limitarsi al territorio italiano, ma che rischia e spera di approdare in tutti i mercati ( Stati Uniti compresi ). Cosa dire se non bene ma non benissimo !!!
09/04/2022
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