– L’Art Bonus, l’innovativo strumento fiscale che permette di sostenere il patrimonio culturale italiano attraverso donazioni agevolate, ha raggiunto un traguardo storico: un miliardo di euro raccolti nei suoi primi dieci anni di vita. Nato per incentivare il mecenatismo culturale, l'Art Bonus offre un credito d'imposta del 65% per chi decide di contribuire alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni culturali del Paese. Il successo di questa iniziativa è stato celebrato oggi al Ministero della Cultura, durante un incontro che ha visto premiati anche i progetti vincitori del concorso Art Bonus 2024.
Dieci anni di Art Bonus: un bilancio positivo
L’Art Bonus ha raccolto fondi per un totale di oltre un miliardo di euro, distribuiti in tutta Italia. La Lombardia si distingue come la regione più generosa, con 358,5 milioni di euro, seguita da Piemonte (134 milioni), Toscana (130,2 milioni), Emilia-Romagna (127,1 milioni) e Veneto (113,1 milioni). Le donazioni, che hanno superato le 44.000 unità, sono arrivate per il 62% da privati cittadini, con un contributo di 45,8 milioni di euro, mentre le imprese e gli enti non commerciali hanno donato rispettivamente 468,6 e 486,1 milioni di euro.
Circa 600 milioni di euro sono stati destinati agli enti dello spettacolo, un settore particolarmente colpito dalla crisi pandemica e che ha trovato in questo strumento una risorsa preziosa per ripartire. Oltre 200 milioni, invece, sono andati a enti pubblici centrali e locali, mentre il resto è stato indirizzato ai concessionari di beni culturali pubblici.
Il sostegno al patrimonio culturale attraverso il mecenatismo diffuso
Dalla sua istituzione, l’Art Bonus ha sostenuto un totale di 6.901 interventi, con la Toscana in testa per numero di progetti (1.199), seguita da Emilia-Romagna (957), Piemonte (811) e Lombardia (793). Questo vasto numero di progetti dimostra l'efficacia dell’Art Bonus nel mobilitare risorse per la tutela di musei, biblioteche, teatri e monumenti, contribuendo così alla rinascita e alla modernizzazione del patrimonio culturale italiano. L’iniziativa ha coinvolto un totale di 2.714 enti beneficiari, distribuiti principalmente al Nord (53%), con una presenza significativa anche nel Centro (28%) e al Sud (19%) del Paese.
vincitori del concorso Art Bonus 2024
Durante la cerimonia al Ministero, sono stati premiati i progetti che più hanno contribuito a preservare e promuovere la cultura attraverso l’Art Bonus. Tra i vincitori del concorso Art Bonus 2024, nella categoria “Beni e luoghi della cultura”, spicca l’Accademia Carrara di Bergamo, mentre nella sezione “Spettacolo dal vivo” è stata premiata l’Associazione Flautisti Italiani di Baronissi (Salerno). Al secondo e terzo posto della categoria “Beni e luoghi della cultura” si sono classificati il progetto “Nati per leggere 2022” delle Biblioteche civiche torinesi e la Fondazione Brescia Musei. Nella sezione “Spettacolo dal vivo”, invece, sono stati riconosciuti il Teatro Regio di Parma e l'Accademia Perduta/Romagna Teatri di Forlì.
Il futuro del mecenatismo culturale italiano: un’alleanza pubblico-privato
“La cultura italiana ha bisogno di un sostegno continuo, e il futuro risiede nell’alleanza tra pubblico e privato,” ha dichiarato il presidente del comitato Art Bonus, Filippo Mazzi, sottolineando l’importanza di collaborazioni tra Stato, enti locali e mecenati privati per garantire un futuro al patrimonio culturale del Paese. Mazzi ha ribadito l’impegno a rendere l’Art Bonus sempre più accessibile e attraente per cittadini e imprese, nell’ottica di una cultura aperta e partecipativa.
Il decennale dell’Art Bonus celebra dunque un successo importante per la cultura italiana, dimostrando che un approccio innovativo alla tutela del patrimonio può mobilitare l’interesse e la generosità di migliaia di cittadini. Con un miliardo di euro raccolti, l'Art Bonus si conferma uno strumento fondamentale per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali, garantendo un’eredità solida per le generazioni future.
12/11/2024
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