Il Quirinale ha brillato di luce e significato in occasione della Giornata Internazionale della Donna con un evento straordinario intitolato "Donne dell'Arte". Il Presidente Sergio Mattarella ha presieduto la cerimonia, evidenziando nel suo discorso l'importanza delle figure femminili non solo nell'arte ma anche nella storia e nella società.
Mattarella ha offerto uno sguardo ampio, abbracciando anche l'antichità, citando figure come Alcesti, Antigone, Clitemnestra, Fedra, Medea ed Elettra, le cui storie continuano ad ispirare e a suscitare riflessioni. Ha richiamato anche alla mente la commedia di Aristofane, 'Le donne al parlamento', mostrando come il ruolo delle donne nel cambiamento sociale e politico sia stato cruciale sin dai tempi antichi.
Ma la voce del Presidente non si è fermata al passato. Ha attraversato i secoli, arrivando ai giorni nostri, sottolineando il ruolo delle donne nell'arte contemporanea. Mattarella ha parlato del dialogo continuo tra le diverse forme di espressione artistica e delle donne che hanno portato avanti questa conversazione, come artiste di Street Art come Chiara Capobianco, Alice Pasquini, Giovanna Pistone, Mp5 e Ale Senso.
"L'arte è un linguaggio universale", ha dichiarato il Presidente, evidenziando la capacità delle opere d'arte di comunicare emozioni e pensieri attraverso i secoli e le culture. Ha sottolineato il contributo unico delle donne nell'arte, evidenziando la loro sensibilità e attitudine peculiare.
Ma l'arte non è solo espressione, è anche libertà. Mattarella ha richiamato alla mente l'importanza della libertà artistica sancita dalla Costituzione italiana e ha denunciato i regimi autoritari che cercano di controllare e censurare l'arte. Ha reso omaggio alle artiste imprigionate e oppresse in diverse parti del mondo, ribadendo la necessità di solidarietà e sostegno.
L'Italia, ha ricordato il Presidente, è stata la patria di molte artiste straordinarie, da Grazia Deledda a Gae Aulenti, che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte e della cultura.
Ma nonostante i progressi, Mattarella ha riconosciuto che ci sono ancora sfide da affrontare. Ha denunciato le molestie, le discriminazioni e le violenze contro le donne, sottolineando l'importanza di continuare la lotta per una piena parità di genere.
Il discorso si è concluso con un omaggio alle vittime di femminicidio, ricordando Giulia Cecchettin e tutte le donne che hanno perso la vita a causa della violenza di genere. Mattarella ha ribadito l'importanza dell'arte come veicolo di trasmissione di valori e di formazione culturale, rendendo omaggio al protagonismo artistico delle donne e augurando a tutte un felice 8 marzo.
In un momento in cui la parità di genere è più importante che mai, "Donne dell'Arte" al Quirinale ha rappresentato un'occasione significativa per celebrare il talento, la creatività e la determinazione delle donne nell'arte e nella società.
08/03/2024
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