Che la musica italiana fosse piena di talento ne eravamo consapevoli, ma ascoltare i Tothem pone tutti su un nuovo piano.
Musica rock coinvolgente e mai inutilmente assordante, presenza scenica, sound innovativo e voce da urlo, queste le componenti principali dei TOTHEM, vincitori a pieno diritto, nell'ultima edizione del Roma Music Festival.
In questa breve intervista, i TOTHEM si raccontano e rilanciano le loro giuste ambizioni per un gruppo che non ha nulla da invidiare alle grandi band londinesi e statunitensi per un rock targato finalmente Italia che fà letteralmente "saltare dalla sedia", per un gruppo del quale sentiremo parlare in futuro ai più alti livelli.
1- TOTHEM, dove nasce questo nome ed a cosa si ispira?
Il nome Tothem nasce con l’idea di unire le due parole To-Them, quindi creare musica e dedicarla ai nostri fans.
2- Che momento vive il rock italiano?
Ti diremmo ottimo, nel senso che questo anno di contest ci ha permesso di ascoltare tante valide band. C’è un mondo di sotto e uno di sopra. Quello di sotto è molto affollato e meriterebbe di fare un salto su.
3- Secondo voi, quale è stata la marcia in più che vi ha permesso di vincere il Roma Music Festival?
Siamo una band con molta esperienza, che dopo anni di dischi e concerti ha deciso di mettersi in gioco. Non pensavamo di ottenere questi risultati, non perché non pensiamo di meritarli ma più che altro eravamo scoraggiati da concorsi in cui magari riponi poca fiducia. Siamo stati molto contenti di essere stati smentiti. Siamo la testimonianza che in Italia non tutto è già deciso. Abbiamo vinto due contest presentandoci solo con il nostro “nome”. Per il resto probabilmente hanno contribuito la solidità del nostro sound, il songwriting diciamo “efficace”…mettiamoci anche l’esuberanza di Nora e tanto altro. È il mix che funziona alla grande, da soli funzionerebbe tutto molto meno.
4- Ci raccontate il senso del vostro brano e la sua gestazione?
Il senso di “Celebrate” è quello che ognuno di noi ha il diritto di sentirsi libero di esprimersi come meglio crede. Soprattutto nell’arte, essere sé stessi. La gestazione è stata abbastanza semplice, volevamo un brano che andasse forte per l’Eurovision Song Contest. Siamo arrivati quasi al traguardo e i riscontri sono stati davvero ottimi.
5- I Tothem dove vogliono arrivare, quali sono le vostre ambizioni artistiche?
Non ti nascondiamo che vogliamo “aprire quella porta”…e per quella porta intendiamo quell’opportunità di far arrivare la nostra musica a una platea ampia. Stiamo lavorando sodo per far sì che accada.
6- Avete dei canali social o youtube? Dove possiamo conoscere meglio i vostri brani?
Certamente! Ci trovate su youtube sul nostro canale ufficiale tothemband, su Instagram (tothem.official) e su facebook…sempre tothemband!
7- Quali difficoltà deve affrontare oggi una band emergente?
Enormi, purtroppo non basta “solo” saper suonare. L’offerta è ampissima e distinguersi è sempre più difficile. Bisogna avere una mente aperta, ascoltare, non fossilizzarsi e essere in grado di carpire i segreti di chi ce l’ha fatta.
8- Esiste una band alla quale vi ispirate?
Non abbiamo una band a cui ci ispiriamo ma ne abbiamo tantissime che ci influenzano e che spaziano dal Pop al Rock fino al Metal…impossibile fare un censimento!
9- Quali sono i progetti futuri per la vostra musica?
Vogliamo fare quello che ci piace di più, suonare dal vivo e fare nuova musica. Dopo gli anni difficili che tutti abbiamo vissuto, fortunatamente si stanno riaprendo molti spazi…il 27 gennaio, ad esempio, suoneremo a Roma nel mitologico Crossroads! A proposito…vi aspettiamo!
13/01/2023
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