Un recente studio di un team multidisciplinare, analizzando numerosi elementi, ha spostato la data della famosa eruzione dal 24-25 agosto, come scrisse Plinio il Giovane, al 24-25 ottobre.
La distruzione delle città di Pompei, Ercolano e Stabia, avvenuta nel 79 d.C., fu causata dalla lava, ma la morte della popolazione, come noto, fu provocata dalla nube di gas che scaturì dalla violenta eruzione Vesuvio.
A poche ore dall’anniversario del drammatico evento, gli archeologi impegnati negli scavi dell’antica Stabiae, l’attuale Castellammare di Stabia, hanno ritrovato un nuovo reperto. Precisamente, nel complesso edilizio conosciuto come ‘Villa Arianna’, il ‘Parco Archeologico di Pompei’ ha annunciato di aver scoperto “un antico serbatoio in piombo decorato di epoca romana”, che aveva la funzione di fornire l’acqua all’impianto termale della struttura, individuato circa dieci anni fa.
Nell’ambito delle iniziative “Cantieri aperti” del Parco archeologico, senza obbligo di prenotazione, da mercoledì 26 ottobre e per alcune settimane, prima della definitiva musealizzazione in situ, presso il giardino dove è avvenuto il ritrovamento, i visitatori potranno ammirare il serbatoio in piombo.
25/10/2022
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