L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, conosciuta più semplicemente come Unesco, il 30 settembre del 2009, ha scelto di inserire nella lista dei patrimoni dell’Umanità`, il ballo del Tango come “bene culturale immateriale”. Sulla scia di questa decisione, nelle scorse ore, Jamil Sadegholvaad, il sindaco di Rimini, riprendendo la proposta del musicista Morgan, ha ribadito che il Liscio, la danza folkloristica, dovrebbe essere inserita nel ‘Patrimonio mondiale immateriale dell’Unesco’. Il tipico ballo nato in Romagna, sul finire del XIX secolo, deve il nome al movimento dei ballerini che ‘scivolano i piedi’ sul pavimento. In pochi anni, la danza, che è l’unione di tre specialità, Mazurca, Polka e Valzer, si è diffusa in tutta Italia. Il primo cittadino riminese Sadegholvaad ha dichiarato: “È opinione consolidata che sia il tango a rappresentare meglio di ogni cosa la vita. Il liscio fa la stessa cosa, con la differenza che aggiunge quel disincanto e quell’ironia che spesso lo confinano al rango di solo ‘folklore’. Se l’Unesco premia le migliori tensioni dell’uomo e della natura, il liscio merita di essere suo patrimonio”.
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