Dieci le città finaliste che concorrevano a “Capitale italiana della Cultura 2024”. Dopo l’audizione in streaming del 3 e 4 marzo scorso, in cui Ascoli Piceno, Chioggia (Ve), Grosseto, Mesagne (Br), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (Ge), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Sa), Viareggio (Lu) e Vicenza, hanno esposto alla Giuria, presieduta da Silvia Calandrelli, tutte le iniziative ideate per essere insignite del titolo, è arrivata la proclamazione.
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha annunciato che la vincitrice è Pesaro. Il sindaco pesarese Matteo Ricci, al momento dell’annuncio, ha mostrato un rametto di Ginkgo biloba, la maestosa pianta i cui semi sono sopravvissuti al bombardamento di Hiroshima, nel 1945. Ricci, ha dedicato la vittoria a Kharkiv, la città ucraina assediata dal conflitto, e ha dichiarato: “Il Ginkgo biloba è l’albero a cui si è ispirato il nostro dossier, rappresenta la natura, la cultura e la pace. In queste settimane mi sono sentito spesso con il sindaco di Kharkiv, spero che la sua città possa uscire da questa guerra tremenda”.
Franceschini, spiegando i motivi della scelta, ha affermato: “Pesaro offre una eccellente candidatura basata su un progetto culturale. Propone azioni concrete attraverso le quali favorire anche l’integrazione, l’innovazione, lo sviluppo socio-economico”.
17/03/2022
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