L’indimenticato Pier Paolo Pasolini, considerato tra i più grandi intellettuali del Novecento, iniziò la sua carriera nel lontano 1942, pubblicando ‘Poesie a Casarsa’: 14 poesie scritte in friulano, con annessa traduzione in italiano, dedicate al padre militare prigioniero in Kenya.
L’opera venne recensita dall’importante critico Gianfranco Contini, che per primo intuì le sue grandi doti letterarie. A distanza di quasi ottant’anni e quasi in coincidenza della nuova edizione di ‘Lettere’, è stata ritrovata una nuova missiva.
Il recente volume uscito per Garzanti il 25 novembre scorso, più che un epistolario aggiornato è “una cronologia della vita e delle opere” di P.P. Pasolini, curato da Antonella Giordano e Nico Naldini. La stringata lettera, pubblicata oggi in esclusiva su Tortuga Magazine, nel febbraio del ‘43 fu inviata dallo scrittore, poco più che ventenne, a Mario Landi, il libraio bolognese che aveva stampato ‘Poesie a Casarsa’, a sue spese. Nell scritto, da cui emerge molta apprensione, si legge: “Vi prego di farmi pervenire la somma che ancora vi devo e che conto di saldare subito”.
16/12/2021
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