L’antica dimora imperiale, ‘Domus Tiberiana’, situata nel Parco Archeologico del Colosseo e disposta su più livelli, a distanza di quasi cinquant’anni è stata riaperta al L’assegnazione del titolo di ‘patrimonio mondiale dell’Unesco’ venne conferito nel 1997 al ‘Parco Archeologico di Pompei’, che include anche le antiche città di Ercolano e Torre Annunziata.
A distanza di oltre un quarto di secolo e dopo un iter iniziato circa dieci anni fa, il Comitato del Patrimonio Mondiale, che valuta le nuove candidature o eventuali inserimenti nella ‘black list’, ha votato a favore per l’ampiamento della ‘Buffer Zone’ del sito, ossia una ’zona cuscinetto’ composta da dieci comuni, situati a ridosso del Vesuvio.
L’area copre oltre 17 chilometri quadrati e “consente di promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, nel rispetto del valore universale del sito”. I paesi inclusi nell’ampliamento e che vanno ad aggiungersi ai tre precedenti, sono: Portici, Torre del Greco, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Terzigno e Castellammare di Stabia.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha dichiarato: “L’approvazione da parte dell’UNESCO si tratta della conferma della lungimiranza del progetto che, adesso, riceve un’ulteriore spinta alla realizzazione di quella grande area archeologica che supera i confini delle singole città per riunirle in un grande sito, unico nel suo genere.
Ora, grazie ai finanziamenti del ‘Contratto Istituzionale di Sviluppo Vesuvio-Pompei-Napoli’ e agli ulteriori fondi messi a disposizione dal Ministero, è il momento di realizzare quei progetti che porteranno ulteriore linfa e crescita in tutta la zona”.
24/09/2023
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