L’Italia, senza dubbio, è il Paese più ricco di arte, cultura, storia e siti archeologici, ammirati e decantatati in ogni parte del mondo. Il nostro territorio periodicamente riporta in luce antichi tesori, rimasti sotterrati per secoli. Già nel 1986, nei boschi poco distanti dal comune di Orvieto, in Umbria, vennero ritrovate 28 tombe a camera scavate nella roccia, che, purtroppo, vennero trafugate dai tombaroli, ad eccezione di due. Nelle scorse ore, il sindaco di Castel Viscardo ha aperto le porte all’Agenzia Nazionale di Stampa Associata che ha potuto ammirare e scoprire la ‘Necropoli Etrusca’, raggiungibile solo con mezzi di trasporto adeguati, a causa del terreno impervio. Le tombe sono risalenti al seconda metà del sesto secolo a.C. e le due rimaste intatte hanno permesso di portare alla luce importanti reperti archeologici, “tra cui ceramiche dipinte di produzione orvietana, oggetti in metallo e uno specchio etrusco in bronzo inciso con raffigurazioni mitologiche”, attualmente esposti, ad eccezione di quest’ultimo, nel ‘Museo Etnografico e del Cotto’ di Castel Viscardo. Il sito archeologico, messo in sicurezza grazie alla Soprintendenza ai Beni Culturali dell’Umbria, presto potrebbe diventare luogo di attrazione turistica, grazie ad un progetto del sindaco Daniele Longaroni che vorrebbe creare dei percorsi pedonali dalla cittadina alla necropoli
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