Il mondo del giornalismo è stato letteralmente sconvolto dalla morte improvvisa di un vero maestro, Andrea Purgatori, che si è distino per il suo coraggio e professionalità, sempre alla ricerca della verità. La scomparsa dell’ecclettico giornalista d’inchiesta, una delle menti più brillanti in assoluto, che negli ultimi anni conduceva su ‘La 7’ il programma di approfondimento culturale ‘Atlantide’, ha colto di sorpresa il suo appassionato pubblico e i tanti colleghi che non sapevano della sua malattia ‘fulminate’, che ne ha causato la morte il 19 luglio, a circa due mesi dalla diagnosi. La famiglia, ritenendo che le cause della morte siano dovute ad un presunto errore diagnostico dei medici e a terapie non idonee, ha presentato un esposto ai carabinieri. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ha disposto l’autopsia sul corpo e ha sequestrato le cartelle cliniche. In tanti anni di carriera, Purgatori ha svolto importanti reportage su alcuni dei casi più controversi della storia italiana, tra cui: il caso Aldo Moro, l’omicidio del collega Pecorelli, la strage di Ustica, la Banda della Magliana e, non ultima, la scomparsa di Emanuela Orlandi
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