Ieri nove giovani eco-attivisti del movimento “Ultima generazione” sono entrati nella Fontana di Trevi versando carbone vegetale e annerendo in parte l'acqua del celebre monumento, per poi esporre il solito striscione oramai tristemente noto «noi non paghiamo il fossile» già utilizzato ad aprile nell’attacco alla Barcaccia di piazza di Spagna.
Davanti al monumento tanti i romani e i turisti che hanno manifestato la loro disapprovazione per l’incivile protesta degli attivisti contro il cambiamento climatico, facendo sentire la propria indignazione attraverso insulti e fischi, proseguiti finché i vigili urbani hanno interrotto il blitz entrando in acqua e portando fuori i manifestanti.
Il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha appreso del blitz durante il vertice sull’emergenza Emilia Romagna convocato questa mattina al Collegio Romano e ha dichiarato:
“Quello degli attacchi ai monumenti da parte degli eco-vandali sta diventando un rituale stanco che, purtroppo però, ha un costo economico per i cittadini e forse provoca anche danni. Non è un caso che le centinaia di turisti presenti davanti alla Fontana di Trevi abbiano espresso il loro disappunto per questo ennesimo atto sconsiderato. Ci costituiremo parte civile anche in questo processo. Sono sicuro che il Parlamento vorrà presto varare il provvedimento che farà pagare a costoro gli ingenti costi che ogni volta la collettività sostiene”.
Il Ministro, accompagnato dai Direttori generali Musei, Massimo Osanna, e Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca, ha voluto immediatamente recarsi sul posto per verificare i danni subiti dal monumento, per poi confrontarsi con il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in una successiva conversazione telefonica.
22/05/2023
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