Ivrea, la città che lo scorso anno è stata scelta come ‘Capitale italiana del libro’, prima di lasciare il testimone a Genova, designata per l’edizione 2023, ha chiuso con una cerimonia l’anno ricco di iniziative, organizzate sia nella stessa città piemontese che in tutta Italia.
Ieri, la città culla dell’Olivetti, ha consegnato al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano il ‘Manifesto per il futuro del libro’, il documento presentato nel dossier di candidatura. Il Manifesto, caratterizzato da 22 punti e 99 parole chiave, tra i tanti aspetti analizzati, evidenzia l’importanza della lettura: “sinonimo di libertà e democrazia” e strumento fondamentale per la formazione umana.
In passato, la lettura era ad appannaggio di pochissime persone e, nel corso della storia, le dittature hanno tentato di contrastare la promozione della lettura, consapevoli che avrebbe reso i cittadini più difficili da manipolare.
Oggi, nonostante a livello globale l’alfabetizzazione abbia superato il 90%, nel documento emerge un dato preoccupante: il 17% dei lettori mostra difficoltà a capire ciò che legge. Per questo motivo, il Manifesto sostiene la necessità di sviluppare nuove strategie per spronare la popolazione a leggere di più.
27/03/2023
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