Il ‘Museo di Capodimonte’ a Napoli, si arricchiste di oltre 70 opere di artisti italiani, collezionate a partire dalla metà degli anni Sessanta e fino agli anni Duemila, appartenenti a Lia Rumma.
La donazione rappresenta un atto di grande generosità: negli anni sono arrivate richieste di acquisizione dei più grandi musei del mondo, tra cui il “Moma di New York, Tate Modern di Londra e Centre Pompidou di Parigi”.
La collezionista, per far in modo che la memoria e la storia di quegli anni non venisse cancellata, ha scelto di donare i capolavori di “Arte povera” allo Stato italiano. Dipinti, sculture e fotografie vanno ad aggiungersi agli oltre 175, già presenti nella ‘Palazzina dei Principi’, alcuni dei quali risalgono al XIII secolo.
Nella nuova collezione sono entrate le opere di trenta artisti, tra cui: “Vincenzo Agnetti, Maria Lai, Ugo Mulas e Ettore Spalletti”. Il ministro della Cultura Dario Franceschini, scusandosi di non esser stato presente all’evento, ha dichiarato: “Con la generosa donazione di Lia Rumma, che ringrazio per un gesto non comune di lungimirante e spassionato amore per la propria città e per il patrimonio culturale, Capodimonte si conferma come il grande museo dell’arte italiana”.
22/07/2022
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