Il 14 luglio, all’età di 98 anni, è scomparsa una delle personalità più influenti della cultura e della politica italiana: Eugenio Scalfari. Uomo di immensa cultura, laico, fondatore del Partito Radicale, del quotidiano ‘Repubblica nel 1976, e ancor prima, della rivista ‘Espresso’ nel 1955, da sempre è stato apprezzato e rispettato anche da persone con ideologie diverse.
Ieri, nel giorno della commemorazione laica de ‘il direttore’, che ha avuto luogo nella Sala Protomoteca in Campidoglio, aperta al pubblico, dove erano presenti le figlie Enrica e Donata e i familiari, sono intervenuti i personaggi più importanti della politica italiana, tra cui il Presidente Mattarella, il premier Draghi e il governatore della Banca d’Italia Visco, oltre che numerosi colleghi.
A omaggiare Scalfari è arrivato un messaggio del Presidente Emmanuel Macron, che lo ha definito “prefiguratore dell’Unione. Era presente anche il sindaco di Roma, Enrico Gualtieri che ha dichiarato: “Scalfari ha inciso un segno profondo nel giornalismo, nella cultura, nella politica italiana all’insegna dell’innovazione e della modernizzazione del Paese. Roma saprà ricordarlo come merita”.
Poggiato sul feretro, oltre ai fiori e la foto, i primi numeri dei giornali che fondò, l’edizione del giorno, con la notizia della sua scomparsa, e la scritta “Grazie direttore (1924-2022”).
17/07/2022
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