Il ‘Salone Internazionale del Libro’ di Torino, arrivato alla XXXIV edizione, dopo 5 giorni di eventi, presentazioni di nuove uscite editoriali e boom di vendite, si è chiuso segnando un record di presenze.
Oltre 168 mila persone, nonostante il caldo afoso e le lunghe code, non hanno rinunciato a partecipare a quella che, Nicola Lagioia, il direttore del Salone internazionale, ha definito l’edizione “più visitata di tutti i tempi”.
Nonostante il successo, “gli editori non hanno mai venduto tanti libri”, le polemiche per la frase sessista del direttore sulla scrittrice Melissa Panarello, risalente a 20 anni fa, per cui si è scusato e continua a scusarsi ancora oggi, sono emerse preoccupazioni per l’andamento del mercato del libro.
La chiusura delle librerie, (le cose non vanno meglio online), e la crisi ucraina, con l’aumento di energia e materie prime, compresa la carta, hanno inciso sul prezzo finale, provocando un calo delle vendite nel primo trimestre del 2022, rispetto allo scorso anno.
Alcuni editori, che attribuiscono una percentuale di colpa alle “troppe pubblicazioni”, propongono di ridimensionare il numero e dare più attenzione alla qualità, nonostante negli ultimi anni sia aumentata notevolmente.
24/05/2022
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