Uno dei più apprezzati direttori d’orchestra a livello mondiale, Valery Gergiev, è finito sotto i riflettori per la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin. Soprannominato “lo zar del palco”, la sera prima dell’invasione ucraina, era alla Scala di Milano per dirigere “La dama di picche”, l’opera composta da Ciajkovskij nel 1890, e avrebbe dovuto bissare il 5 marzo.
Alla luce dei drammatici fatti, il sindaco di Milano Beppe Sala e Dominique Meyer il sovrintendente del Teatro hanno chiesto al Maestro di “prendere una posizione precisa contro questa invasione e se non lo facesse saremmo costretti a rinunciare alla collaborazione. Le altre rappresentazioni, se si faranno, conteranno su un altro direttore”.
Il primo cittadino di Milano ha sottolineato che la richiesta avanzata, non era certamente “un’abiura ma una presa di distanza dalla guerra”. Ma Valery Gergiev, non solo non ha rilasciato nessuna dichiarazione a riguardo, ma è ripartito. Il Maestro è stato escluso da tutti gli eventi, non solo programmati alla Scala ma nel resto del mondo.
01/03/2022
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