Il 29 novembre del 1902, nasceva uno degli scrittori italiani più importanti del Novecento, che raggiunse la fama popolare con il romanzo “Cristo si è fermato a Eboli”.
Seppur conosciuto maggiormente l’eccellenza della sua scrittura, Levi si era imposto nello scenario culturale e creativo italiano primeggiando anche nell’arte della pittura, che come scrisse l’intellettuale e poliedrico Renato Guttuso era “assai nota ma poco conosciuta”.
A 120 anni dalla nascita di Carlo Levi, il Man di Nuoro gli dedica la mostra “Tutto il Miele è finito”, titolo tratto dall’omonimo libro uscito nel 1964, che rappresenta un autentico omaggio alla Sardegna. Il percorso espositivo, visitabile fino al 19 giugno, raccoglie 89 opere tra dipinti, disegni e incisioni realizzate dal 1925 agli inizi degli anni Settanta, compresa la produzione realizzata in seguito ai due viaggi in Sardegna, effettuati nel 1952 e nel 1962.
L’esposizione è stata realizzata con la collaborazione della ‘Fondazione Carlo Levi’ di Roma, la ‘Fondazione Sardegna Film Commission’ e grazie ad opere provenienti sia da musei che da privati
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