I lavori per la nuova sede della Fondazione Enpam a Roma, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza medici, iniziarono nel 2005 e sono terminati solo di recente. Il ritardo è stato causato dal ritrovamento di importanti reperti archeologici.
La struttura dell’Ente è sorta sui resti di un antico palazzo che venne demolito nel 1971. Durante gli scavi, affiorarono un numero sempre maggiore di resti appartenenti agli “Horti Lamiani”, i giardini della residenza imperiale.
Nell’intera aerea del Rione Esquilino, già in passato vennero rinvenuti moltissimi oggetti d’interesse storico, come: il “Discobolo Lancellotti, la Venere Esquilina, il Torso di Bacco e di Tritone”, I lavori hanno riportato alla luce oltre un milione di oggetti risalenti al periodo compreso tra il IV secolo a.C. al IX d.C.. Grazie all’operato di 12 archeologi, 18 specialisti, 6 restauratori e tantissimi altri professionisti, a fine mese i 3 mila reperti selezionati, potranno essere ammirati da tutti.
Il 30 e 31 ottobre, con degli open day, ma ufficialmente per il pubblico partirà il 6 novembre, l’Enpam e la Soprintendenza Speciale di Roma, inaugureranno presso la sede dell’Ente, “il Museo Ninfeo”.
I visitatori potranno scoprire: piante e animali, commerci, usi e costumi dell’antica Capitale. Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha dichiarato: “Questo luogo di bellezza onora simbolicamente tutti i medici vittime della pandemia”. All’ingresso, è stata installata una stele elettronica in loro ricordo.
17/10/2021
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