La 59ma edizione del ‘Premio Campiello’, organizzato dalla Fondazione di Confindustria Veneto, e che venne istituito nel 1962, quest’anno si è svolta sull’importante palcoscenico dell’Arsenale di Venezia. All’evento, considerato tra i più prestigiosi in campo letterario, erano presenti circa 800 invitati, tra cui rappresentanti della cultura e delle case editrici, imprenditori e ospiti istituzionali. A vincere il ‘Premio Campiello’ 2021 è stata Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce”, pubblicato da Bompiani. Il libro è ambientato nei primi anni del Duemila, e narra la storia di un’adolescente che cresce nella periferia romana in una famiglia di umili origini. La scrittrice romana 33enne, ricevendo 99 voti su 270 dalla ‘Giuria Popolare di Trecento Lettori Anonimi’, ha trionfato sugli altri finalisti: Paolo Malaguti con “Se l'acqua ride” ha ottenuto 80 voti, Paolo Nori con “Sanguina ancora” 37 voti, Carmen Pellegrino con “La felicità degli altri” 36 voti, Andrea Bajani con “Il libro delle case” 18 voti. Giulia Caminito, chiaramente sorpresa e commossa, ha dedicato la vittoria alle donne, e ha dichiarato: “Non mi aspettavo assolutamente nulla, certo non pensavo di vincere. Ho indossato le scarpe rosse per dedicare il premio alle possibilità delle donne di leggere e scrivere ovunque.” La scrittrice è al suo terzo romanzo e “L’acqua del lago non è mai dolce” era già arrivato al quarto posto del Premio Strega 2021.
06/09/2021
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