Forse non tutta l'Italia conosce il suo nome, ma se provi a dire Piero Simoni di certo qualcuno ti dirà “il maestro”, così lo chiamavano a Gavardo, anche se oggi i suoi compaesani lo piangono per la sua dipartita, all'età di centouno anni.
Tra i fondatori del Gruppo Grotte e del locale museo archeologico, di cui è stato a lungo conservatore, egli era unanimemente riconosciuto come anima e faro di un’istituzione che, grazie a lui, ha acquisito nel tempo un prestigio nazionale e internazionale.
Simoni nasce a Vobarno il primo gennaio 1920. Trasferitosi con la famiglia a Gavardo, ha l’opportunità di studiare, diplomandosi alle magistrali. Nel 1947 ha inizio la sua carriera di insegnante elementare, svoltasi in gran parte proprio nel paese d’adozione. Nel 1954 prende il via la magnifica avventura del Gruppo Grotte: con tre amici: Alfredo Franzini, Alberto Grumi e Silvio Venturelli, appassionati come lui di paleontologia, comincia a esplorare le cavità carsiche del circondario.
Già ai primi mesi risale la scoperta dello scheletro completo dell’Ursus spelaeus, l’orso delle caverne, che provoca grande clamore nel mondo scientifico. Sulle ali di questo e di altri importanti ritrovamenti, nel 1956 è possibile per Simoni e compagni inaugurare a Gavardo un museo.
26/02/2021
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