Lo studio della numismatica, per diverso tempo fu considerato collaterale alla storia, diventando solo ultimamente una fonte accreditata. La prima parte nello studio è relativo al metallo in cui è stata realizzata, che nell’antichità era il bronzo, l’argento e l’oro; si passa poi a determinarne il peso, la categoria, e le raffigurazioni riportate sui due lati (TIPI).
Tra le monete più antiche vi sono quelle dei Re macedoni, che precedono di ben cinque secoli le monete delle città della magna Grecia.
La Sicilia ebbe più di una ventina di zecche a dimostrazione del crescente potere assunto con gli scambi commerciali.
Una delle più belle monete dell’antichità fu proprio il Demareteion di Siracusa, la cui realizzazione si fa risalire alla battaglia d'Himera del 480 a.C. ed il suo nome a Demarete, moglie del Tiranno di Siracusa.
La moneta, molto rara, fu coniata già in origine in pochi esemplari e questo ha fatto ritenere che fosse quindi una medaglia commemorativa e non un oggetto di scambio. La sua importanza deriva dall'essere la prima decadramma, ossia una moneta del valore di dieci dracme ed una delle poche mai realizzate.
Al diritto troviamo un auriga che guida una quadriga verso destra, con il bastone nella mano sinistra e le redini nella destra; in alto Atena Nike, in volo verso destra, che incorona i cavalli, mentre in basso un leone corre in direzione inversa alla quadriga.
Al rovescio invece è rappresentata l'effige di Aretusa, con i capelli raccolti e una corona di foglie d’ulivo sulla testa; intorno quattro delfini nuotanti in senso orario e la scritta S ? ? ? ? ? S ? ? ? (syrakosion) in senso antiorario.
09/01/2021
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