C’è stato un periodo (soprattutto gli anni Settanta e Ottanta del secolo passato, un po’ anche dopo) nel quale anche i cantautori scomodi e più bravi hanno toccato Bolzano e l’intero Sudtirolo.
Uno di questi, Paolo Pietrangeli, ci ha lasciato da qualche giorno, all'età di 76 anni. L'autore tra l’altro di “Contessa” e di “Valle Giulia”, ha abitato a Bolzano.
Paolo Pietrangeli, figlio del regista Antonio e in alcune occasioni anche suo “aiuto” sui set cinematografici, ha cantato “Contessa” dappertutto e ancora non gli bastava. Non bastava neanche a tutti gli amici, per la verità, e allora Paolo si inventava occasioni e appuntamenti per cantare insieme a tanti.
Alcuni programmi tv importanti (come il Maurizio Costanzo show degli ultimi decenni del Novecento) lo hanno visto fare il regista, il regista vero di dirette (sia pure finte come quelle con Costanzo) e di tanti altri programmi. Ci si chiudeva – ma di rado – nelle stanze della regia (due o tre console, dieci monitor, luci bassissime) per stornellare qualcosa insieme. Lui era il padrone di casa. Alcuni suoi amici, soprattutto giornalisti incaricati di seguire le puntate del Costanzo show, erano lì. Ma poi nei momenti di pausa arrivavano i macchinisti del teatro Parioli (trasformato in grande studio tv), le ragazze delle scuole vicine e alcune amiche davvero di una vita.
Il suo lavoro di ricerca, musicale ma anche cinematografica, le sue nuove collaborazioni con gigantesse del canto come Giovanna Marini, tutto questo veniva finanziato dal suo cachet di regista Mediaset. A Paolo bastava conservare la schiena dritta, essere bravi e ridere con quel vocione irresistibile e stregato. Nessuno avrebbe fatto di meglio e di più.
24/11/2021
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