Uno dei 400 esemplari realizzati per ottenere l’omologazione nel mondiale rally degli anni’70 ed è in perfette condizioni.
La abarth è stata una delle leggende del rally nella seconda metà degli anni ’70. Non solo sterrato, però: per prendere parte alla competizione nel Gruppo 4, la Fiat dovette realizzare 400 esemplari stradali. Ecco quindi il motivo dietro la nascita di uno dei modelli Abarth più famosi ed esclusivi della storia.
Attrattiva numero uno della prossima asta, che si terrà in Svizzera nella prossima fine di Giugno, nelle sale allestite da RM Sotheby's, che ha stimato il suo valore tra i 95 mila e i 150 mila franchi svizzeri, 87 mila euro al cambio attuale.
La base di partenza fu la Fiat 131, una berlina piuttosto diffusa all’epoca e dotata di motori senza eccessive pretese con potenza tra 65 e 75 CV. Per trasformarla in un’auto da competizione, Abarth le fece perdere circa 50 kg arrivando a far segnare 930 kg sulla bilancia.
L’obiettivo fu raggiunto installando componenti leggere in alluminio e vetroresina. Alla “cura dimagrante” furono aggiunti i passaruota maggiorati e un kit carrozzeria completo con tanto di spoiler e prese d’aria.
Come motore, invece, fu scelto un 2.0 a 4 cilindri da 215 CV, i quali diventarono 230 a seguito dall’installazione dell’iniezione Kugelfisher.
L’esemplare in vendita all’asta è ottimamente conservato e ha percorso circa 50 mila chilometri dal 1976. Regolarmente tagliandato, nel 2019 ha subito una serie di interventi di aggiornamento per riportarla al vecchio splendore. Sterzo, sospensioni, motore e freni sono stati sostituiti, mentre la carrozzeria è stata riverniciata. In aggiunta, il sistema d’iniezione e il carburatore sono stati ripristinati.
19/06/2021
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