Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

ARTISTI A FAVORE DEL DDL ZAN

Immagine dell'articolo

Sta spopolando sui social nelle ultime ore: personaggi famosi, da artisti ad influencer, mostrano la mano con su scritto “Ddl Zan” e l’hashtag #diamociunamano

Si chiama Ddl Zan perché il suo relatore è il deputato Alessandro Zan, esponente della comunità LGBT italiana. Il disegno di legge che porta il suo nome si chiama esattamente “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”, una definizione ampia che non si limita alla sola comunità Lgbtqi.

Nel Ddl Zan è specificato infatti che “per sesso si intende il sesso biolo­gico o anagrafico; per genere si intende qualunque ma­nifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso; per orientamento sessuale si intende l’attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi; per identità di genere si intende l’i­dentificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se non corri­spondente al sesso, indipendentemente dall’aver concluso un percorso di transizione”.

Il decreto legge modifica gli articoli 604-bis e 604-ter del Codice penale in materia di violenza/discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, cosa che non trova l’accordo dei partiti all’opposizione.

Lega e Fratelli d’Italia, sostenuti dai rami cattolici, non ritengono necessaria una legge ad hoc contro atti e manifestazioni violente e discriminatorie fondate sull’identità sessuale e di genere. Secondo questi partiti basterebbe la tutela offerta dalla legge Mancino che punisce i reati e i discorsi di odio fondati su nazionalità, etnia e credo religioso.

Da Cristina D'Avena ad Alessandra Amoroso, dai Tiromancino a Loredana Bertè sono tanti gli artisti che pubblicano una loro foto chiedendo l'approvazione del provvedimento.

 

19/04/2021

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

18 APR 2025

LA FOTO DELL’ANNO DEL WORLD PRESS PHOTO È UNO SCATTO DA GAZA DI SAMAR ABU ELOUF

La forza silenziosa dell’infanzia ferita

18 APR 2025

PER IL PROGETTO PONTE DI COLORI OGGI VI PRESENTIAMO L’ARTISTA INARI TENKO

Il mondo delle bambole, creatività e armonia

16 APR 2025

POMPEI AL FEMMINILE

La voce delle donne riemerge nella mostra "Essere Donna nell'Antica Pompei"

16 APR 2025

IL MEDIOEVO SI ACCENDE DI COLORE: ALLA SCALA DEBUTTA IL NOME DELLA ROSA DI FRANCESCO FILIDEI

Il celebre romanzo di Umberto Eco diventa opera lirica, con la regia visionaria di Damiano Michieletto e le musiche di Filidei. Prima assoluta il 27 aprile

15 APR 2025

ARTE, INNOVAZIONE E DIPLOMAZIA CULTURALE

l’Italia si racconta all’Expo di Osaka

15 APR 2025

PREMIO STREGA 2025

La Dozzina dei candidati che Fa Sognare i Lettori