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LA BELLEZZA DELL'ANNUNCIAZIONE

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A nove mesi dal Natale la Chiesa fa memoria dell'annuncio dato alla Vergine Maria dall'Angelo del Signore. Un episodio che segna l'inizio del mistero della redenzione e al quale l'arte si è ispirata continuamente in ogni epoca. Ma forse quella che è più famosa al mondo è quella di Leonardo Da Vinci.

Un leggero vento, scaturito dal planare dell’Arcangelo Gabriele di fronte alla Vergine, sembra investire l’osservatore e le pagine del libro che Maria sta leggendo proprio quando l’angelo le si presenta dinnanzi.
In quest’opera, realizzata nel 1472, l'autore ha volutamente  allontanarsi dall’iconografia tradizionale dell’Annunciazione,  per collocare il tema sacro, il dialogo tra Maria e l’Angelo, in un’ambientazione naturalistica, decisamente terrena.

Davanti a un palazzo rinascimentale, in un rigoglioso giardino recintato, l’Arcangelo Gabriele si inginocchia davanti alla Vergine rivolgendole il saluto. Mentre, seduta con grande dignità davanti a un leggìo sul quale è poggiato un libro,  gli risponde.

La natura occupa, in questa tavola, uno spazio rilevante, quasi a voler sottolineare come il miracolo dell'Incarnazione divina coinvolga, oltre che un'umana come Maria, l'intero creato. I fiori e le altre specie vegetali che si affastellano nel prato e nello sfondo sono descritti minuziosamente e sembrano studiati con una precisione lenticolare.

Oltre il muretto e i cipressi, simili a colonne, quasi a dividere matematicamente la scena, si intravedono sullo sfondo un fiume con anse e barche, e alte montagne punteggiate da torri. La luce è chiarissima, come mattutina, e ingentilisce i contorni delle figure, preannunciando lo "sfumato". L’Arcangelo offre a Maria un giglio, simbolo di purezza e castità. Maria ha la mano destra appoggiata sul libro come se volesse evitare che si chiudesse, mentre la sinistra è alzata in segno di accettazione del suo destino. L’ampio mantello azzurro che le copre le gambe e ricade anche sul seggio, conferendo alla scena un forte senso di plasticità ed esalta la forma nascosta delle gambe.

26/03/2021

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