Vittorio Sgarbi è uno dei massimi esperti di arte in Italia e al mondo. E’ noto per essere un grande critico d’arte nonché curatore delle più importanti mostre internazionali, è uno scrittore, un politico e un personaggio che spesso fa discutere, a volte considerato “scomodo”.
Singolare la sua dichiarazione sull'emisfero femminile, giusto nell'evocativa Giornata Mondiale della Festa della Donna: “La donna oggi ha una forza pubblica che non aveva in passato quando la sua forza era tutta nel privato. La lotta delle donne è stata essenzialmente quella di guadagnare gli spazi che sono stati per secoli occupati dagli uomini, che sono gli spazi del potere. La donna e la sua grandezza nella mia percezione sono state indiscutibili però l’idea che oggi siano più le prefette dei prefetti, più le ambasciatrici degli ambasciatori, più le professoresse dei professori vuol dire che la donna lentamente ha occupato gli spazi degli uomini. Tutto sommato farebbe anche bene ad usare il loro genere, quindi chiamarsi ministro, sindaco, presidente, poeta e non consentire che venisse declinato al femminile quello che hanno fatto perché loro hanno conquistato dei posti che erano dei maschi. Se fossi una donna mi farei chiamare presidente e non presidentessa perché vuol dire che sono riconoscibile come donna e ho conquistato uno spazio che prima era di un maschio.”
Il calendario 2021 che ha curato contiene diverse immagini femminili ritratte in pose e stati d’animo diversi. Ma quella che lo ha colpito di più, racconta Sgarbi, è la madre di Gaudenzi (Mamma e Bambino, Pietro Gaudenzi 1880 – 1955, ndr) che sta bevendo il latte e tiene il bambino protetto.
10/03/2021
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