L'inverno, almeno alla nostre latitudini, è una stagione breve ed intensa, ma chi meglio di un poeta come Ungaretti poteva darne una rappresentazione con le poche parole di un componimento ermetico; dando ad ogni parola la carica simbolica di un messaggio celato, nel quale ognuno di noi trova un pezzo di se, della propria solitudine, del proprio “inverno”.
Ci riscopriamo avidi di necessità e di attenzioni che in altre stagioni non sentiamo ed in un gioco di metafore, possiamo sentire, nell'inverno della vita, la condizione della solitudine degli anziani, sempre alla ricerca di chi ancora riesce ad ascoltare le loro storie e comprendere le parole che fredde e stanche escono dalla loro bocca.
Di inverno la nostra anima entra in letargo, si isola e cerca calore, per sopravvivere, per rinascere per potere germogliare dai semi che muoiono nel terriccio umido e freddo al ritorno della bella stagione. Così anche noi cerchiamo di trovare nuovi stimoli, covando in seno quelle emozioni che sembrano spegnersi nelle difficoltà, per farle diventare il nucleo da dove si irradierà nuova energia.
12/12/2020
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