Milano – 8 aprile 2025
Alla Fiera di Milano Rho è stata inaugurata ufficialmente la 63ª edizione del Salone del Mobile, appuntamento cardine del panorama internazionale del design e dell’arredamento. Fino a domenica, oltre 2.000 espositori provenienti da 37 Paesi trasformeranno i padiglioni fieristici in una mappa vivente delle tendenze più all’avanguardia nel settore dell’interior design, confermando ancora una volta il ruolo di Milano come capitale mondiale della creatività applicata all’abitare.
Il taglio del nastro ha visto la partecipazione di figure istituzionali di primo piano: il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il governatore lombardo Attilio Fontana, il presidente del Consiglio regionale lombardo Federico Romani, la presidente del Salone del Mobile Maria Porro, il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin e l'amministratore delegato di Fiera Milano Francesco Conci.
Tuttavia, l'entusiasmo per l'apertura dell'evento è stato accompagnato da un tono di preoccupazione per il contesto internazionale. Al centro dell’attenzione, infatti, l'incognita dei dazi statunitensi che potrebbe mettere a rischio l’accesso delle imprese italiane – e in particolare di quelle del design – al mercato americano, oggi primo sbocco extraeuropeo per il settore.
“Ora che il quadro internazionale si fa ancora più complesso, è fondamentale trovare una via per preservare l’accesso delle nostre imprese al mercato statunitense”, ha dichiarato Maria Porro prima dell'inizio dell’evento, sottolineando l’urgenza di una strategia negoziale condivisa a livello europeo per evitare un’escalation commerciale.
Porro ha anche lanciato un appello per un sostegno concreto alle aziende del settore: “Non parliamo di un bene di consumo immediato, ma di un bene che si progetta oggi e si consegna in due anni. Occorre un supporto finanziario immediato per non compromettere il futuro del comparto”.
Sul fronte politico, il ministro Urso ha annunciato un incontro nel primo pomeriggio con le imprese, insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per definire una risposta condivisa sia a livello europeo che nazionale. “Anche la Borsa di Milano sarà parte di questo processo”, ha precisato il ministro, delineando un intervento coordinato che unisca diplomazia, industria e finanza.
Mentre il Salone apre le sue porte a visitatori da tutto il mondo, il dialogo tra istituzioni e imprese si fa più serrato che mai: è una partita strategica per il futuro di un settore che, più di molti altri, rappresenta l’identità culturale, il genio creativo e la forza produttiva dell’Italia nel mondo.
08/04/2025
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