La grande passione per l’architettura del Ventennio fascista e la lettura del libro “La città e l’isola: omossessuali al confino nell’Italia fascista”, scritto da Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio, hanno ispirato Luana Rigolli, fotografa di Piacenza”.
L’artista piacentina ha riacceso i riflettori su una delle tante vicende storiche finite, nel corso degli anni, nel dimenticatoio e dopo una lunga ricerca nell’Archivio Centrale di Stato e aver raccolto un sostanzioso quantitativo di documenti, ha realizzato la mostra “L’isola degli arrusi.
Verso la fine degli anni ’30, il regime fascista confinò a San Domino, isola delle Tremiti al largo della Puglia, un gruppo uomini a causa del loro orientamento sessuale e secondo le indagini svolte, da Catania ne furono reclusi in tutto 45.
L’espressione ‘arruso’, in gergo siciliano, indica l’omosessuale che assume un ruolo passivo nella coppia e, secondo quanto emerso, invece, gli ‘attivi’ furono lasciati liberi dai fascisti perché ritenuti ‘maschi’. La mostra della fotografa Rigolli è apparsa anche sul National Geographic e, dopo aver toccato numerose città italiane, tra cui Roma e Milano, è stata allestita a Cefalù dove sarà visitabile fino all’8 ottobre.
25/09/2023
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