I ‘Musei Reali’ di Torino, nei mesi scorsi, annunciarono l’acquisizione di una tela del pittore barocco italiano Antiveduto Gramatica (1569-1626), inizialmente attribuita al Caravaggio.
In realtà, l’opera è frammento di un dipinto più grande, ‘Allegoria della Musica’, che fu divisa ipoteticamente tra il Seicento e il Settecento. Nacquero così due quadri distinti, ‘Il Concerto a due figure’, di cui se ne erano perse le tracce fino allo scorso maggio, e ‘Suonatore di tiorba’, invece conservato nella Galleria Sabauda.
L’opera, ritenuta scomparsa, è stata acquisita in un’asta per una cifra ritenuta esorbitante dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Il politico, rivolgendosi ai Musei Reali di Torino e al CTS del Ministero della Cultura del governo precedente, ha chiesto: “Si può acquistare il ‘frammento’ di un dipinto per 350 mila euro quando le opere dell’autore hanno una quotazione media di 100 mila?”.
Polemiche a parte, i due dipinti verranno esposti eccezionalmente dal 28 febbraio al 5 marzo 2023, in una delle ‘Sale dei Maestri Caravaggeschi’ del Museo di Torino e, dopo le dovute indagini diagnostiche, arricchiranno la mostra “La Musica di Antiveduto Gramatica e la collezione Falletti di Barolo”, organizzata, dal 9 giugno al 1° ottobre, dalla Galleria Sabauda.
02/03/2023
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