Le due città italiane maggiormente colpite dalla pandemia e grandi rivali sin dal Medioevo, il 16 luglio del 2020, sono state elette ‘Capitali della Cultura’ 2023. La scelta del governo di nominare Bergamo e Brescia come ‘città illuminate’ non fu casuale ma dettata dall’intenzione di favorire il loro rilancio, partendo proprio dalla cultura. Ieri, congiuntamente, i due centri lombardi hanno dato il via all’apertura istituzionale dell’anno della cultura 2023, con tre giorni di festa che si svolgeranno in alcuni dei teatri più importanti e che dureranno fino a domenica. L’evento organizzato al ‘Teatro Grande’ di Brescia, e in video collegamento con il ‘Donizetti’ di Bergamo, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti della politica, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale, è stato accolto dai presenti, alzatisi in piedi, con un lungo applauso. Mattarella, nel suo discorso ha ricordato le enormi difficoltà che hanno vissuto le due città e che sono riuscite a superare il trauma con grande dignità e forza, facendo leva sulla resilienza. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, invece, presente a Bergamo, parlando dell’enorme opportunità concessa, l’ha definita “un’importante occasione di riscatto, che sicuramente sapranno cogliere al meglio”.
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