È già trascorso un anno dalla scomparsa del ‘Caschetto biondo della Tv’, Raffaella Carrà. Alla regina della televisione, amata non solo in patria ma anche all’estero e soprattutto in Spagna, dove condusse diversi programmi, domani a Madrid, in occasione del Pride, verrà dedicata ‘Plaza Raffaella Carrà’, intitolazione fortemente voluta dalla comunità Lgbt+ iberica, che da sempre la considera un’icona.
Oggi, andare in Tv con vestiti che lasciano poco spazio all’immaginazione, non scandalizza più nessuno, mentre fino al 1970 era considerato un oltraggio. Il cambiamento iniziò grazie alla Carrà, che in quell’anno, durante la sigla del programma ‘Canzonissima’ indossò una maglia che lasciava scoperto l’ombelico.
Dopo l’esempio della Spagna, anche Roma sta pensando di dedicare all’amatissima showgirl una strada, l’Arcigay ha proposto di realizzare un museo nella casa romana della Carrà e oggi, nel giorno della scomparsa, il comune romagnolo di Bellaria, dove l’artista visse durante l’infanzia, le dedicherà il Lungomare. Intanto in Tv, da giorni vengono trasmessi programmi per omaggiare l’indimenticabile Raffa.
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