Una delle maestose meraviglie della Città Eterna, fra pochi giorni, andrà all’asta, e nonostante lo Stato italiano potrebbe diventarne proprietario, al momento non sembra interessato.
Il ‘Casino dell’Aurora’, è l’unica parte restante della Villa Boncompagni Ludovisi, che sorgeva al centro di Roma, e che venne poi abbattuta nel 1885. All’interno dell’edificio, tra le numerose opere d’arte, è presente l’unico affresco a soffitto mai realizzato dal Caravaggio “Camerino di Giove, Nettuno e Plutone”.
Purtroppo, i discendenti non hanno trovato un accordo per avviare l’onerosa e ormai urgente ristrutturazione, valutata dalla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma circa 11 mln di euro. Il prezzo base dell’asta è stato fissato per 471 mln di euro, ma se lo Stato non farà valere il diritto di prelazione, il 18 gennaio il bene finirà nelle mani di investitori privati.
Per evitare che ciò accada, è stato chiesto al Ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, di usare i fondi del Pnrr per “salvaguardare qualcosa che è nostro. Si riconosce solo l’economia come grimaldello della società, la cultura non viene più annoverata tra le cose importanti”. Intanto è stata avviata una raccolta firme su Change.org, che ha superato le 30 mila firme, con la speranza che la vendita venga bloccata e il Casino dell’Aurora rimanga a disposizione della collettività.
05/01/2022
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