Edoardo Leo ha voluto donare un ennesimo omaggio al mondo del grande maestro Proietti e lo ha voluto presentare nella sua città, in occasione del festival del cinema, con un titolo laconico: Luigi Proietti detto Gigi.
L'attore romano, che proprio un anno fa, il 2 novembre, ci salutava definitivamente, nel giorno del suo ottantesimo compleanno.
“L’idea del documentario è nata tre anni fa-, ha dichiarato il regista- per raccontare uno spettacolo che ha cambiato le regole del gioco del teatro italiano, A me gli occhi, please”.
Ottenuto il consenso del mattatore romano Leo inizia a seguirlo ovunque: negli spettacoli, nei camerini, alle prove, e poi al Globe Theatre, dove Proietti gli regala una lunga intervista, che sarebbe stata la sua ultima. Poi la morte improvvisa, e il cambio di rotta del progetto.
Il documentario inizia cosi a prendere un respiro più ampio, l’obiettivo diventa scoprire il segreto di Proietti, la sua capacità di arrivare a tutti. Per farlo Leo ripercorre la vita dell’artista attraverso video inediti e cavalli di battaglia, accompagnati dai racconti della sorella, delle figlie e di amici e colleghi di una vita di Proietti, tra cui Nicola Piovani, Renzo Arbore, Alessandro Gassmann, Paola Cortellesi e Fiorello.
25/10/2021
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