«Whatever it takes show must go on»: gli organizzatori di spettacoli dal vivo lanciano l’estremo appello dallo stadio di San Siro, a Milano, al Governo utilizzando proprio una delle frasi più celebri del presidente del Consiglio, Mario Draghi, unita a un mantra del mondo dello spettacolo. Green pass, mascherine, ma soprattutto 100% di capienza e abolizione del distanziamento per far ripartire subito concerti e spettacoli, fermi da oltre 80 settimane, con un calo delle entrate medio del 97%.
Nonostante questo, fanno sapere i produttori, riescono ancora a pagare gli stipendi, ma si è arrivati al limite. «È ora di prendere decisioni, abbiamo bisogno di certezze», dicono a una sola voce, lanciando il loro appello sostenuto e sottoscritto da decine e decine di artisti.«Gridiamo la necessità - sottolinea Vincenzo Spera, presidente di Assomusica - per noi e per il pubblico di tornare alla vita, all’aggregazione». Per questo chiedono un tavolo di confronto con il Governo entro la prossima settimana. I pilastri sono green pass, abolizione del distanziamento e capienza al 100%. «Un nuovo stop sarebbe la distruzione di quanto costruito in 50-60 anni. Adesso bisogna stabilire quando ripartire e come. Abbiamo sentito di molti slanci ma non sentiamo mai parlare di palasport e club, ma solo di cinema e teatri. E quando si parla di stadi abbiamo la sensazione che non si parli di noi
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