L'estate del 2001 è stata segnata dal brano che aveva messo in fila le rime più ovvie trasformate in un tormentone. Era l'ultima estate con la lira in tasca, quella del G8 di Genova, e a settembre il crollo delle Torri Gemelle avrebbe portato con sé anche molti sogni e speranze, aprendo una lunghissima epoca di guerre e tensioni.
E noi, ignari che da giugno avremmo cantato una canzone, tutti … ma proprio tutti, che dal nulla era arrivata in classifica, recitando un mantra imbattibile, fatto di sole Tre parole, come diceva il titolo: "sole, cuore, amore".
Sono trascorsi vent’anni e la vita di Valeria Rossi è totalmente cambiata, oggi lavora all’ufficio anagrafe: “Ho ripreso i libri della prima laurea, in diritto, ho fatto un concorso e sono stata assunta come ufficiale dello stato civile, redigo gli atti che afferiscono ai mutamenti di status delle persone. Ogni giorno ho a che fare con le vite delle persone, avevo voglia di andare nella pratica, nel concreto”. Dichiara ancora la Rossi: “Ero un’autrice non una performer, non avevo alcuna esperienza
dei meccanismi di show business, era tutto nuovo per me. Ero ovviamente contenta
all’inizio, molto sorpresa ma anche molto divertita da quello che stava accadendo. Capii
abbastanza presto che tutto stava prendendo dimensioni anomale e capii che se non stavo
attenta avrei perso completamente il controllo su me stessa e sulla mia vita”.
03/09/2021
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