La Cina è uno dei principali Paesi, al mondo, ad aver attuato regole rigidissime per contrastare la diffusione del Covid. Per esempio, le normative locali prevedono che, chi atterra nell’ex colonia britannica, ha l’obbligo di rispettare una quarantena di 21 giorni, nel caso arrivi da Paesi ad alto rischio, di 7 giorni se a basso rischio.
Tale norma non dovrebbe fare eccezioni per nessuno, ma secondo quanto trapelato, l’Ente responsabile per la promozione del commercio di Hong Kong, ha deciso chiudere un occhio per Nicole Kidman e la sua troupe.
Questi sono arrivati per girare la nuova serie prodotta da Amazon, intitolata ‘Expats’, sulla vita di alcuni ricchi espatriati, ispirata al libro di Janice YK Lee, uscito nel 2016. La decisone presa dal governo cinese, ha letteralmente fatto infuriare i cittadini, che, non solo hanno manifestato stupore e rabbia tramite i principali canali social, ma hanno contattato anche la deputata pro-Pechino, Elizabeth Quat, per manifestare il loro dissenso.
L’attrice, arrivata nello Stato asiatico il 12 agosto, è stata più volte avvistata negozi del centro a fare shopping. Interpellate le autorità cinesi, hanno spiegato che l’esenzione è stata concessa: “Per svolgere un lavoro professionale designato”. Inoltre, Nicole e tutta la troupe, nelle due settimane successive all’arrivo, dovranno sottoporsi a tre tamponi.
23/08/2021
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