Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

L’ARTE COME SIMBOLO DI RISCATTO

Immagine dell'articolo

Nella cornice suggestiva della Casa Museo Hendrik Christian Andersen di Roma, è stata inaugurata l’anteprima della mostra “SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche”, un evento che segna l’unione tra arte e legalità, restituendo alla collettività 25 opere d’arte contemporanea sequestrate alla criminalità organizzata. Questa esposizione rappresenta il primo passo di un progetto espositivo che toccherà anche Milano e Reggio Calabria, in un itinerario che unisce simbolicamente l’Italia da nord a sud.

Aperta fino al 21 novembre 2024, la mostra si inserisce all'interno di un più ampio progetto intitolato “Arte per la cultura della legalità”, che mira a valorizzare opere che, per troppo tempo, sono state nascoste al pubblico a causa del loro legame con il crimine organizzato. Dopo l’anteprima romana, la mostra sarà allestita al Palazzo Reale di Milano (dal 2 dicembre 2024 al 26 gennaio 2025) e successivamente al Palazzo della Cultura di Reggio Calabria (dall’8 febbraio al 27 aprile 2025).

Arte e Legalità: un Viaggio di Riscatto

La mostra “SalvArti” non è solo un’esposizione d’arte, ma una testimonianza concreta di come lo Stato riesca a vincere nella sua lotta contro il crimine organizzato, restituendo alla società opere di straordinario valore artistico e simbolico. Come ha sottolineato il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi durante l’inaugurazione, l’iniziativa “afferma la forza della legalità e dell'unità nazionale attraverso la bellezza”. Ogni opera esposta è un simbolo del riscatto, non solo culturale ma anche sociale, poiché restituita al patrimonio collettivo dopo essere stata sottratta alla criminalità.

Il Direttore generale Musei, Massimo Osanna, ha sottolineato come la mostra rappresenti una “buona pratica” sia per la valorizzazione del patrimonio culturale, sia come strumento di promozione della legalità. Il progetto infatti coinvolge diverse istituzioni, dimostrando come la collaborazione tra Ministero della Cultura, Magistratura e Forze dell’Ordine sia stata cruciale nel recupero di queste opere. L’esposizione non solo consente di ammirare capolavori di rilevante interesse storico-artistico, ma offre anche un’opportunità di riflessione sui temi della responsabilità civica e dell’impegno sociale, in particolare per le giovani generazioni.

Il Potere Salvifico dell’Arte

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha elogiato il progetto definendolo un esempio di “vittoria del bene sul male, della legalità sulle logiche criminali”. L’arte, secondo il sindaco, ha il potere di generare bellezza e di fungere da strumento di riscatto, rendendo tangibile il concetto di recupero e riproposizione di opere confiscate. Questa iniziativa, che coinvolge città come Milano e Reggio Calabria, mette in luce l’importanza del dialogo tra cultura e istituzioni nel percorso di contrasto alla criminalità.

Anche l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, ha evidenziato l’importanza del progetto, definendo la mostra “un segno tangibile di rinascita”. Milano, con la sua ricca tradizione artistica, si pone come una delle capitali di questa iniziativa, confermando il suo impegno a favore della legalità e della cultura come strumenti di cambiamento.

Un Patrimonio Artistico Rinato

Le opere in mostra rappresentano una varietà di correnti artistiche e tecniche, spaziando dalla Metafisica di Carlo Carrà e Mario Sironi, alla Transavanguardia di Sandro Chia, fino a esperienze contemporanee come il New Dada e l’arte murale di Keith Haring. La diversità delle opere esposte, tra pittura, scultura, grafica e installazioni, racconta l’evoluzione dei linguaggi artistici dalla seconda metà del Novecento fino ai primi anni 2000, offrendo uno sguardo su temi sociali e civili di grande rilevanza.

Tra i pezzi di maggior rilievo, spiccano un piccolo bronzo di Arnaldo Pomodoro e le stampe digitali di Al Malhi, che affrontano temi sociali con materiali inusuali. Alcune di queste opere, al termine della mostra itinerante, entreranno a far parte delle collezioni permanenti di importanti musei italiani, tra cui la Pinacoteca di Brera a Milano, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e il Museo del Novecento di Napoli.

Un Viaggio Culturale per la Legalità

La mostra “SalvArti” offre non solo un’occasione per ammirare opere d’arte di straordinaria bellezza, ma anche un’opportunità di riflessione su temi di cruciale importanza per la società contemporanea. Il suo itinerario attraverso Roma, Milano e Reggio Calabria vuole testimoniare che la cultura e la legalità possono e devono viaggiare insieme, offrendo un potente messaggio di speranza e cambiamento.

18/10/2024

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

20 OTT 2024

L’OPERA DI KLIMT SVELATA

Oro, platino e argento ne "Le Tre Età"

19 OTT 2024

INTERVISTA CON ANDREA MONTEMURRO, PRODUTTORE DEL "ROMA MUSIC FESTIVAL"

INTERVISTA CON ANDREA MONTEMURRO, PRODUTTORE DEL "ROMA MUSIC FESTIVAL"

19 OTT 2024

ORNELLA VANONI: UN TUFFO NELLA MODERNITÀ CON IL NUOVO ALBUM DIVERSE

A quasi 90 anni Ornella Vanoni torna sulle scene musicali

18 OTT 2024

L’ARTE COME SIMBOLO DI RISCATTO

Inaugurata a Roma la Mostra “SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche”

18 OTT 2024

IL PIANO NAZIONALE DI DIGITALIZZAZIONE FA TAPPA A FIRENZE

Un dialogo con i luoghi della cultura

17 OTT 2024

NOVA GORICA E GORIZIA OSPITANO LA BIENNALE DEI GIOVANI ARTISTI D'EUROPA E DEL MEDITERRANEO

Un Appello all'Arte Senza Confini