In occasione della Giornata Internazionale dei Musei del 18 maggio, che avrà come tema Musei, sostenibilità e benessere, dal Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia di Brescia arriva una buona notizia.
Completamente rinnovato nei contenuti, e negli spazi, il Museo, uno dei primi istituiti in Italia, dopo tanti anni e un lungo restauro, ha riaperto le porte al pubblico il 28 gennaio 2023, nell’anno di Bergamo e Brescia Capitali Italiane della Cultura. Da quel momento i visitatori sono stati 26.243.
Ciò che ha attratto così tante persone, in così poco tempo è sicuramente l’originalità dell’allestimento.
In questo periodo storico la cultura sta cambiando ed evolvendo, dando vita a modelli di fruizione sempre nuovi. Il Museo del Risorgimento non è da meno e va pensato non più come un’esposizione di cimeli, ma come un luogo di partecipazione, di educazione, di identità e di comunità.
Il Leonessa d’Italia è caratterizzato da un approccio fortemente narrativo allo scopo di leggere e interpretare le questioni della contemporaneità a partire dalla conoscenza del passato.
Tre sono i pilastri di questa trama narrativa: i reperti storici, le opere d’arte e la collezione digitale, che permette un approccio esperienziale, coinvolgendo il pubblico in un percorso interattivo di conoscenza ed esplorazione.
“Il nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia ha dimostrato alla prova dei fatti quanto il rinnovamento generato dall’immersività e dall’exhibition design che impiega il digitale, se adeguatamente calibrato con il patrimonio e le opere d’arte, possa generare quella scintilla di interessa che il pubblico cerca nel costante aggiornamento dei linguaggi espositivi applicato al Museo. Il nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, infatti, frutto di una progettazione multimediale avanzatissima che si basa sul data telling è stato pensato per essere un luogo di narrazione dell’800 europeo, partendo dai fatti del Risorgimento bresciano italiano, ma allargando la spirale anche all’attualità con costanti collegamenti nei contenuti narrativi e nei paratesti agli avvenimenti legati all’autodeterminazione dei popoli, che sono ancora protagonisti sulle pagine dell’attualità e che hanno animato 170 anni fa la lotta per l’indipendenza e unificazione italiana. Il Museo, inserito nello splendido contesto del Castello di Brescia sta dimostrando anche il proprio ruolo di attivatore di un turismo culturale che si riversa poi sulle mostre temporanee come I nodi del Giardino del Paradiso o sull’altro museo che, nel Castello, alimenta una curiosità incessante: il Museo delle Armi Luigi Marzoli, un complesso culturale polifunzionale sempre più al centro della valorizzazione della cultura in Lombardia” dichiara Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei.
Dal 22 gennaio, primo giorno di Capitale Italiana della Cultura, al 14 maggio 2023 i visitatori delle cinque sedi museali gestite dalla Fondazione Brescia Musei sono stati in totale 149.891. Questi numeri straordinari sono significativi, soprattutto se rapportati allo stesso arco temporale del 2022, in cui i musei bresciani sono stati visitati da circa 47.000 persone.
18/05/2023
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