Una scoperta sensazionale è emersa durante un intervento di routine a Villa Farnesina, storica dimora rinascimentale di Roma: affreschi inediti del Seicento sono riaffiorati da un’intercapedine dimenticata. L’eccezionale ritrovamento è stato presentato il 5 novembre all’Accademia Nazionale dei Lincei, in concomitanza con l’apertura di una mostra sulla Villa e il panorama artistico romano del Seicento.
La scoperta è avvenuta per caso, un anno fa, durante un’ispezione tecnica condotta dall’elettricista Davide Renzoni. Mentre effettuava la manutenzione di alcuni cavi elettrici, Renzoni ha avuto accesso a uno spazio nascosto sopra la volta ottocentesca dell’atrio. La visione che si è palesata davanti ai suoi occhi è stata mozzafiato: un grande putto dipinto, una scena di paesaggio dai toni autunnali e, poco più in là, un altro putto, purtroppo privo di testa.
Ma il vero capolavoro era ancora più in alto. Attraverso un’apertura sopra la superficie della volta, un cielo affrescato con putti svolazzanti intorno allo stemma della famiglia Farnese brillava come un frammento di paradiso dimenticato.
La firma di Ranuccio II Farnese
Gli affreschi rinvenuti sono attribuibili al Seicento, periodo in cui Ranuccio II Farnese lasciò la sua impronta artistica su Villa Farnesina. Sebbene la villa sia famosa per i capolavori cinquecenteschi commissionati dal suo primo proprietario, Agostino Chigi, come quelli di Raffaello nella Loggia di Galatea, le decorazioni barocche appena scoperte arricchiscono ulteriormente il suo patrimonio storico.
Questi dipinti, probabilmente opera di un artista poco conosciuto, testimoniano l’influenza della potente famiglia Farnese nella Roma barocca e offrono un’inedita prospettiva sull’evoluzione decorativa della villa.
La mostra e la scoperta
Gli affreschi, purtroppo non accessibili al pubblico per motivi di sicurezza, sono stati resi visibili attraverso immagini e video all’interno della mostra ospitata a Villa Farnesina. L’esposizione, che durerà fino al 12 gennaio 2025, permette ai visitatori di immergersi nella storia e nell’arte del Seicento romano, con uno sguardo particolare al ruolo degli artisti dell’epoca e alla commistione di stili che caratterizzava le committenze della famiglia Farnese.
Questa scoperta, frutto del caso e del genio umano, aggiunge un nuovo capitolo alla storia di Villa Farnesina, confermandola non solo come scrigno di capolavori rinascimentali ma anche come ponte tra epoche artistiche.
Se l’arte è la capacità di sopravvivere al tempo, gli affreschi riaffiorati ne sono una prova vivente, invitandoci a riflettere sulla bellezza nascosta che ci circonda, spesso celata nelle pieghe della storia.
18/11/2024
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