Due anni di lavoro e un team multidisciplinare hanno lavorato per due anni alla realizzazione di MIXT – Musei per tutti, iniziativa presentata ieri e realizzata dal MAXXI, Museo Nazionale delle arti del XXI secolo.
Quattro persone cieche ed ipovedenti hanno assaporato l'arte, tra emozione, sorpresa, stupore, movimento, curiosità, cambiamento, gravità, ascolto, sonorità, sensazione di volare, pareti da accarezzare.
Un'esperienza sensoriale che ha coinvolto complessivamente sei persone sorde e sei con disabilità visiva.
L'obiettivo del progetto era sperimentare l'accessibilità e la partecipazione dell'arte con l'arte, attraverso due modalità di racconto: MAXXI da ascoltare, affidata alla mediazione dei partecipanti con disabilità visiva, e MAXXI da guardare, affidata ai partecipanti sordi.
"Accoglienza, accessibilità, inclusività, condivisione, superamento di ogni barriera fisica e culturale, diversità come ricchezza: da sempre qui al MAXXI ci impegniamo per mettere in pratica questi valori ed essere un museo per tutti, anche attraverso le tecnologie più avanzate", le parole di Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI.
"Con questo progetto di ricerca proviamo a dare il nostro piccolo contributo alla trasformazione della rappresentazione sociale della disabilità. Allo stesso tempo, MIXT ci fa scoprire il museo da nuove prospettive, inedite e sorprendenti per tutti i visitatori. Ringrazio la Regione Lazio, i partner di progetto Mediavoice e Dstec, l’Ente Nazionale Sordi - CR Lazio, l’Unione Nazionale dei Ciechi e degli ipovedenti, sezione di Roma, i team che in questi due anni hanno lavorato a MIXT, in particolare i dodici partecipanti con disabilità per l’opportunità di condividere questa nuova esperienza dell’architettura di Zaha Hadid, rendendola ancor più stupefacente".
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