L’esposizione, organizzata in collaborazione con la Fondazione Torino Musei e curata da Luca Beatrice e Alessandra Castellani insieme a Luisa Gnecchi Ruscone e Jurate Piacenti, si propone l’ambizioso obiettivo di esplorare la dimensione planetaria e creativa dei tatuaggi in diverse dimensioni, da quella antropologica alla storica, dalla dimensione artistica a quella sociale.
Concepita come un vero e proprio viaggio nel tempo, la mostra è l’occasione per attraversare i millenni partendo dalle immagini dei tatuaggi rinvenuti sulle mummie ed arrivando ai lavori di tatuatori contemporanei di cui è riconosciuto il ruoto cruciale nella diffusione della cultura del tatuaggio, dal francese Tin Tin a Yoshihito Nakano, in arte Horiyoshi III, considerato ancora oggi uno dei più celebri maestri dell’arte del tatuaggio giapponese.
Il percorso della mostra “Tattoo. Storie sulla pelle” allargherà lo sguardo dei visitatori su di un universo in cui il tatuaggio diventa anche strumento di lotta politica, di rivendicazioni femministe, di riscrittura dell’arte scultorea classica, all’interno di una forma espressiva ormai considerata da più parti e a pieno titolo come arte. La mostra è affiancata dalle immagini di Tattoo off, esposizione fotografica a cura di Massimiliano Maxx Testa della Venezia International Tattoo Convention. Durante il periodo espositivo sono in programma anche numerosi eventi collaterali attraverso cui far comprendere come il tatuaggio abbia rotto gli schemi e i pregiudizi in cui è rimasto rinchiuso per molto tempo, riuscendo a trasformarsi in linguaggio collettivo.
Inserisci un commento