Il Natale si tinge di arte e spiritualità ad Arezzo grazie a un’iniziativa straordinaria: "Giotto in 3D". Dal 5 dicembre, la Basilica di San Francesco della città toscana ospita la riproduzione tridimensionale di due capolavori del grande maestro toscano, l’"Annunciazione" e la "Natività", originariamente affrescati nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco ad Assisi.
Questo progetto, realizzato dalla Fondazione Arezzo Intour in collaborazione con il Comune di Assisi, la Curia di Arezzo e il Sacro Convento di Assisi, con il supporto della Direzione Regionale dei Musei della Toscana, unisce tradizione artistica e tecnologia all’avanguardia. L’iniziativa si inserisce nel programma "Arezzo Città del Natale", un evento che quest’anno celebra il "Natale delle Arti" come omaggio alla bellezza e alla spiritualità.
L’arte che parla di pace e unione
"Giotto in 3D" non è soltanto una meraviglia tecnologica: è un invito alla riflessione. Le scene tridimensionali dei dipinti giotteschi rappresentano il presepe come simbolo universale di pace e dialogo, oltrepassando barriere culturali e religiose. Un messaggio che risuona particolarmente forte nel contesto natalizio, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e carica di significato.
"Nell’anno di Giorgio Vasari, uno dei figli più illustri della nostra città – ha dichiarato Simone Chierici, presidente della Fondazione Arezzo Intour – abbiamo voluto un Natale che avesse come tema conduttore la grande arte. Grazie a 'Giotto in 3D', le opere di uno dei più grandi interpreti della pittura mondiale prendono vita, donandoci un presepe unico che ci parla di speranza e pace".
Una connessione tra luoghi di fede e arte
Fra’ Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento di Assisi, ha sottolineato l’intenso legame simbolico tra la Basilica di San Francesco di Assisi e la chiesa aretina di San Francesco. Quest’ultima custodisce opere di straordinario valore, come il crocifisso del Maestro di San Francesco e gli affreschi di Piero della Francesca. "Vediamo tante connessioni tra arte, bellezza e fede, nel nome di San Francesco e del Natale, definito da lui ‘la festa delle feste’. Questa iniziativa vuole essere un’eco del messaggio di pace e fraternità che nasce dal presepe di Gesù e che San Francesco ha promosso".
Un Natale che riscopre i valori essenziali
Per padre Cesareo Bartolucci, della Basilica di San Francesco ad Arezzo, questa iniziativa arriva in un momento in cui è necessario riscoprire il significato profondo del Natale: "In un’epoca in cui scarseggiano i valori fondamentali dell’esistenza, il Natale ci ricorda ciò per cui siamo fatti e viviamo. La nostra basilica, scrigno di bellezza e spiritualità, si apre ad accogliere il Presepe di Assisi, raccontando ancora oggi una delle storie d’amore più belle".
"Arezzo Città del Natale", impreziosita da "Giotto in 3D", promette di offrire un’esperienza unica, capace di intrecciare arte, tecnologia e spiritualità, riscaldando i cuori e illuminando la mente dei suoi visitatori. Una celebrazione del Natale che unisce passato e futuro, bellezza e speranza, nel segno della grande arte.
03/12/2024
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