L'Istituto di Cultura Italiano a Londra ha recentemente ospitato un incontro straordinario che ha fatto rivivere l'epica storia della canzone italiana attraverso gli occhi e le parole di una leggenda vivente: Giulio Rapetti, meglio conosciuto come Mogol. Da Battisti alla pace in Medio Oriente, l'evento è stato un viaggio nel tempo intriso di emozioni, ricordi e speranze per un futuro migliore.
La serata, introdotta dal direttore dell'Istituto, Francesco Bongarrà, e alla presenza dell'ambasciatore d'Italia nel Regno Unito, Inigo Lambertini, ha offerto al pubblico londinese un'occasione unica di incontrare il paroliere che ha segnato indelebilmente la storia della musica italiana. Mogol ha condiviso le sue esperienze, raccontando aneddoti dietro alcune delle canzoni più iconiche della nostra cultura, dalle collaborazioni con Lucio Battisti alla Premiata Forneria Marconi.
Tra le riflessioni di Mogol, spicca il suo ricordo di Lucio Battisti, un genio musicale che inizialmente esitava a cantare le sue canzoni. "Ho fatto fatica a convincerlo", ha ammesso Mogol, "ma alla fine è stato un successo". Questo episodio rivela non solo la profonda intesa artistica tra i due, ma anche la determinazione e la passione che hanno caratterizzato la loro collaborazione.
Ma l'incontro non è stato solo un tuffo nel passato della musica italiana. Mogol ha toccato anche temi attuali, come la guerra in Medio Oriente. Ricordando una partita di calcio che vide i cantanti italiani sfidare una squadra mista di israeliani e palestinesi, Mogol ha espresso il desiderio di pace per una regione tormentata dai conflitti. "Preghiamo perché in Terra Santa torni la pace", ha dichiarato con fermezza.
In un momento in cui il mondo è afflitto da divisioni e conflitti, le parole di Mogol richiamano l'importanza della solidarietà e della compassione. Ha raccontato con orgoglio l'accoglienza riservata a due famiglie ucraine, rifugiatesi in Italia a causa della guerra con la Russia. Questo gesto di umanità, insieme all'impegno della Nazionale cantanti di calcio nel raccogliere fondi per i bambini bisognosi, evidenzia il potere trasformativo della musica e della generosità umana.
L'incontro con Mogol a Londra è stato più di una celebrazione della musica italiana; è stato un richiamo alla nostra responsabilità di costruire un mondo più inclusivo e solidale. Le sue parole ci invitano a riflettere sulle nostre azioni quotidiane e sulle conseguenze che possono avere nel plasmare un futuro migliore per tutti.
In conclusione, il viaggio attraverso i ricordi, le parole e le canzoni di Mogol ha lasciato un'impronta indelebile nei cuori e nelle menti di coloro che hanno avuto il privilegio di partecipare. Che sia nella musica o nella ricerca della pace, le sue parole risuonano come un inno alla speranza e alla possibilità di un mondo più armonioso e solidale.
13/04/2024
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