Con il suo stile inconfondibile, l'eterna sigaretta e quell'aria stropicciata e indifferente, Pino D'Angiò, al secolo Giuseppe Chierchia, è stato un simbolo della musica disco italiana degli anni '80. Il celebre cantante è morto ieri all'età di 71 anni, lasciando un'eredità musicale inestimabile e un pubblico affezionato.
Il suo brano più noto, 'Ma quale idea', è tornato alla ribalta grazie al remix dei Bnkr44 e alla performance a Sanremo di febbraio. La band ha omaggiato D'Angiò con un video su Instagram, definendolo "una leggenda, un'icona che ha fatto innamorare e ballare tutto il mondo".
La moglie Teresa e il figlio Francesco hanno annunciato la sua scomparsa, dovuta a un grave malore. Nonostante le gravi malattie che lo hanno afflitto negli anni, tra cui tumori e un infarto, D'Angiò ha sempre reagito con coraggio, continuando la sua carriera artistica come cantante, doppiatore, attore e produttore musicale.
La sua voce roca e il suo stile unico hanno segnato l'inizio del rap italiano con 'Ma quale idea', che nel 1981 dominava le classifiche spagnole. Tra i suoi successi, anche 'Un concerto da strapazzo' e riconoscimenti internazionali come il Rhythm & Soul Music Awards nel 2001.
I giovani lo hanno riscoperto grazie al remix sanremese, e il suo nome appare nel cast della puntata dei Tim Summer Hits che andrà in onda domani su RaiUno, un'ultima occasione per salutare il suo grande pubblico. I funerali si terranno martedì a Pompei.
08/07/2024
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